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Franz Lorenz

Alimentare e la luce elettrica a capanna
durata video:
01:52
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Galtür
data della ripresa:
2008-08-22
traduzione inglese di:
Sylvia Manning-Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1930
trascrizione:
Sì, e l`affluenza al rifugio diventò sempre più forte, i rifugi diventarono via via migliori. Poi c`era già l`acqua corrente in casa. Oppure nel 1929, 1930 ci fu per la prima volta la luce elettrica a quella altezza, ricavata da una piccola centrale idroelettrica privata. Gli svevi avevano sempre una parte di primo piano in questo campo, per quel che riguardavano i rifugi. Noi eravamo dei buoni soci come famiglie d`affituari, in quanto nativi. Sì, e all`epoca istallarono una piccola turbina Pelton, che Voith aveva costruito a Heidenheim. Voith è ancora oggi uno dei costruttori di turbine più grandi del mondo. E quindi mio padre non doveva più alzarsi ogni notte due, tre volte per fare il giro della casa a controllare, se da qualche parte fosse caduta una candela o fosse stata rovesciata una lampada a petrolio. E così continuava lo sviluppo. Siamo cresciuti con questo mestiere. Poi da giovani eravamo aspiranti guide alpine e portatori. D`inverno si doveva portare al rifugio tutto quello, di cui si aveva bisogno. Poi ci si organizzava già per la gestione in modo che in autunno ci fossero gli alimentari a lunga conservazione. Pasta e riso a quintali e anche patate venivano già messi in cantina, coperti bene, affinché non si congelassero.